- Genere: Cartoni
- Autore: Rani Hasan
- Rilascio: 2004
- Tipo: 2D P & C in terza persona
- Lingua: Inglese
- Età consigliata: 7+
- Durata: 2 ore
- Gioco gratuito: Download
- Difficoltà:
- Valutazione giochi amatoriali:
-
- Soluzione Download
- Requisiti minimi richiesti:
Windows –
- Un gioco amatoriale realizzato in AGS, breve ma grazioso dove un “Alì Babà”, fatto prigioniero dal proprio equipaggio, deve avvertire il sultano e farsi prelevare dal luogo in cui si trova.
La grafica è piacevole, comprende solo 4 quadri data anche la brevità del gioco.
Non c’è musica né parlato (almeno io non l’ho sentita).
L’interfaccia richiama da vicino quella di Monkey 3.
Gli enigmi molto semplici, lo rendono adatto anche ai giocatori più piccoli.
Archivi categoria: Lettera T
CAROL REED – The colour of murder
- Genere: Giallo investigativo
- Editore: MDNA Games
- Sviluppatore: MDNA Games
- Rilascio: 2008
- Tipo: 2D P & C in prima persona
- Lingua: Inglese
- Età consigliata: 12 +
- Durata: 10-12 ore
- Difficoltà:
- Voto di P& C:
Requisiti minimi richiesti:
Win 98/ME/2000/XP/Vista – Proc P1000+ – RAM 128 MB – Scheda video 8 MB 1024 x 768 – Spazio su HD 800 MB – Tastiera – Mouse
Recensione di Aspide Gioconda |
LA STORIA
Ancora un episodio della serie che ha per protagonista Carol Reed, un’emula inglese di Nancy Drew. IL GIOCO Grafica – Come in tutti gli altri giochi della serie, l’azione è rigorosamente in prima persona e non vedremo mai la protagonista. Sonoro – Una musichetta che varia da luogo a luogo: si passa da un motivo mesto e un po’ funereo ad un motivo classico, quasi bachiano in altri. Nulla di rimarchevole. Enigmi – Il gioco è abbastanza semplice, almeno per chi ha già una certa esperienza. Interfaccia – Minimalista. Conclusioni – La serie sperimentata della MDNA Games è una garanzia di buona qualità, di divertimento rilassante e di gratificazione anche per i meno esperti del genere. |
CAROL REED – Time stand still
- Genere: Giallo investigativo
- Editore: MDNA Games
- Sviluppatore: MDNA Games
- Rilascio: 2006
- Tipo: 2D P & C in prima persona
- Lingua: Inglese
- Età consigliata: 11 +
- Durata: 10 ore
- Difficoltà:
- Voto di P& C:
Requisiti minimi richiesti:
Win 98/ME/2000/XP – Pentium 1 GHz – 128 MB RAM – Scheda video 8 MB – 800 MB su HD
Recensione di Aspide Gioconda |
LA STORIA
Siamo al terzo episodio di quella che possiamo ormai definire la “Serie di Carol Reed”, ideata e realizzata dai coniugi Mikael & Eleen Nyqvist per conto della Casa di produzione MDNA. IL GIOCO Grafica – La grafica prosegue nello stile che caratterizza i giochi precedenti degli stessi autori: “Remedy” e “Hope Springs Eyternal”. Sonoro – Il sonoro è costituito da un gradevole musica new age di sottofondo dai toni soffusi che cambia nelle diverse locazioni ma a volte diventa troppo invadente. Enigmi – Questo terzo episodio è più facile dei precedenti. C’è addirittura la possibilità di risolvere automaticamente gli enigmi cliccando sull’angolo alto a destra dello schermo ma assicuro che non ne vale la pena. Anche perché in questo caso si possono perdere le “5 stelle” assegnate come premio a chi non ricorre all’aiuto. Interfaccia – L’interfaccia è la solita, assai spartana. Conclusioni – Un gioco gradevole, direi rasserenante per l’ambientazione, con un tipo di grafica originale. Enigmi facili, logici, tutt’altro che stressanti. Un gioco che si può fare in tutta tranquillità. Peccato il finale affrettato. |
MONKEY ISLAND 1 – The secret of Monkey Island
- Genere: Avventura classica
- Editore: Lucas Arts
- Sviluppatore: Lucas Arts
- Rilascio:
- Tipo: 2D P & C in terza persona
- Lingua: Italiano
- Età consigliata: 10 +
- Durata: 20-25 ore
- Difficoltà:
- Voto di P& C:
Requisiti minimi richiesti:
Pc 386/486 o sup. – Scheda video VGA 256 colori 640K memoria – Tastiera, mouse o joystick – Scheda audio SB compatibile o PC Speaker
Recensione di Aspide Gioconda |
LA STORIA
Se non il più popolare, sicuramente questo è uno dei giochi più amati dai frequentatori di avventure grafiche, che hanno fatto storia. IL GIOCO Grafica – Dire che la grafica è divertente è dir poco. La rappresentazione umoristica di un mondo piratesco dove Guybrush compie le manovre più strampalate, pieno di cose, di case, di personaggi esilaranti (per tutti il lestofante Stan, caratterizzato in modo fantastico) e di posti da visitare, tutti estremamente intriganti. Sonoro – Il gioco è accompagnato da una musichetta midi che è diventata il vessillo del gioco, orecchiabile, inconfondibile, un mito che resta nella testa e non si dimentica più. Enigmi – Tanti, divertenti, fantasiosi, cervellotici al punto giusto ma lineari nello svolgimento. Il gioco si snoda progressivamente, gli indizi si prendono dalle conversazioni e Guibrush deve ingegnarsi per arraffare quello che gli serve dove lo trova, ricorrendo ai trucchi più incredibili. Interfaccia – L’interfaccia è la classica della Lucas, quella chi ci ha accompagnato per tanti e tanti giochi e che si è rivelata pratica ed efficiente come poche. Conclusioni – Un gioco che ha fatto epoca e che è entrato con pieno merito a far parte dei classici del genere avventuroso. |
MONKEY ISLAND 3 – The Curse of Monkey Island
- Genere: Avventura classica
- Editore: Lucas Arts
- Sviluppatore: Lucas Arts
- Rilascio: 1997
- Tipo: 3D P & C in terza persona
- Lingua: Italiano
- Età consigliata: 12 +
- Durata: 30 ore
- Difficoltà:
- Voto di P& C:
Requisiti minimi richiesti:
Windows 95 – P90 – 16 mb RAM – CD ROM 4X – 2 MB su HD – Scheda video 3D – Scheda audio – DirectX 5
Recensione di Aspide Gioconda |
LA STORIA
Sono passati sei lunghi anni dall’ultimo episodio di Monkey. Un’attesa lunga. Ma il risultato formidabile di questo terzo episodio non fa rimpiangere l’attesa. IL GIOCO Grafica – I sei anni di tempo dall’ultimo episodio si fanno sentire. La grafica è completamente cambiata. Sonoro – Il tema musicale è sempre lo stesso leit-motiv del gioco, con l’aggiunta di musiche nuove, ma ora gli altoparlanti diffondono un sonoro rotondo, timbrico sia nella musica, nei rumori e negli effetti di fondo. Il doppiaggio italiano è perfetto. Enigmi -Anche in questo campo il gioco dà il meglio. Il solito vai, cerca, prendi ed usa, è inframezzato da enigmi che sono piuttosto complessi. Ad esempio quello dei tre pirati, della gara dei tronchi, o il duello con il banjo per non parlare dei duelli che il nostro deve affrontare con i tanti pirati a suon di insulti… Tanti enigmi, ottimamente inseriti nel gioco, complessi ma non frustranti (o almeno non troppo). Interfaccia – Questa volta gli sviluppatori hanno escogitato un metodo originale ed efficace: con il tasto destro appare una medagla sulla quale si possono scegliere le diverse opzioni: poche, essenziali, efficienti. Ottimo metodo, pratico ed efficace che permette di tenere lo schermo sgombro da qualunque altro accessorio. Conclusioni – Imperdibile. |
TALES OF MONKEY ISLAND
- Genere: Avventura classica
- Editore: Lucas Arts
- Sviluppatore: Telltale Games
- Rilascio: 2009
- Tipo: 3D Mouse /tastiera in terza persona
- Lingua: Inglese (Probabili sottotitoli italiano nel futuro DVD?)
- Età consigliata: 8+
- Durata: 6 – 8 ore
- Difficoltà:
- Voto di P& C:
Requisiti minimi richiesti:
Windows XP / Vista – Processore 2.0 GHz + (raccomandato 3 GHz Pentium 4 o equivalente) – 512MB RAM (racc.1GB)- Scheda video 64MB compatibile DirectX 8.1 (128MB racc.) – Scheda sonora cpmpatibile DirectX 8.1 – DirectX®: Versione 9.0c o superiore
Recensione di Aspide Gioconda |
LA STORIA
EPISODIO 1 – Launch of the Screaming Narwhal Il pirata-zombie LeChuck ha rapito la moglie di Guybrush Threepwood, la governatrice Elaine Marley, e il nostro eroe abborda la nave per liberarla. EPISODIO 2 – The Siege of Spinner Cay Guybrush è alle prese con una “cacciatrice di pirati”, Morgan LeFlay, incaricata dal Marchese De Singe di recuperare la sua mano stregata. Alla fine del duello, Guybrush perde la mano ma in compenso si munisce di un uncino come un vero pirata. Càpita sull’isola di Jerkbait abitata da strane creature marine che sono minacciate da un pirata. Per salvare la situazione deve trovare tre amuleti e questa volta lo fa, pensate un po’, con l’aiuto di LeChuck! La storia si conclude bene, ma naturalmente l’animazione finale ci fa vedere che il nostro eroe è andato a cacciarsi lettreralente in… bocca alla balena e dovremo aspettare il nuovo episodio per sapere come se la caverà. EPISODIO 3 – Lair of the Leviatan Abbiamo lasciato Guybrush, morgan e Winsolw inghiottiti dal manatee (la balena gigante) con tutta la nave. Nella pancia del manatee trovano compagnia. Il capitano Coronado De Cava, moroso della Signora vodoo, e la sua ciurma che passa il tempo gingillandosi tra visceri e dotti biliari. Anche in questo episodio Guy, per raggiungere l’obiettivo finale che consiste nell’uscire dal manatee, dovrà svolgere molti compiti con l’aiuto della sua nuova compagna, la piratesca Morgan. Infatti la governatrice Elaine, sua legittima consorte, è in sollucchero con un LeChuck “umanizzato” che la tratta come un fiorellino di campo. La coppia è scoppiata o si ricongiungerà? EPISODIO 4 – The Trial and Execution of Guybrush Threepwood Questa volta Guybrush deve difendersi in tribunale, avvocato di se stesso. EPISODIO 5 – Rise of the Pirate God Guybrush deve ritornare nel mondo dei vivi riconquistando il proprio corpo e l’amore di Elaine, prigioniera e stregata da LeChuck. IL GIOCO Ormai non ci speravamo più. Invece a 9 anni dalla pubblicazione di Monkey 4, ecco risorgere dalle ceneri del passato questo “Tales of Monkey Island”, uscito quasi in sordina in un periodo in cui trovare un’avventura grafica sugli scaffali dei negozi italiani è più difficile che vincere all’Enalotto. Grafica – Il gioco è interamente 3D. Ho sempre affermato che la grafica interamente 3D non mi pare la più idonea per le a.g. perché comporta una manovrabilità non sempre amichevole e anche qui non mi smentisco. Sonoro – La musica interviene ogni tanto ma non si fa ricordare. Una musica ora ritmica e sullo spensierato, ora più incombente, segue passo passo le fasi del gioco ma a volte risulta un po’ assordante. Enigmi – Il gioco non è del tutto lineare. Gli enigmi sono generalmente del tipo “trova ed usa”, gli oggetti si possono manipolare in inventario e il loro uso è, di massima, logico. Interfaccia – Ho accennato alla singolare e deleteria modalità con cui si muove il personaggio potendo utilizzare sia il mouse a trascinamento, che i tasti WASD. Conclusioni – Il gioco vanta una grafica 3D che evidenzia un grosso impegno in questo aspetto, ma come ho già ripetuto più volte, una a.g non è solo grafica anche se ultimamente i produttori tendono a crederlo. |
TALE OF A HERO – Il destino di un eroe
- Genere: Fantasy
- Sviluppatore: Future Games
- Distributore: Adventure Game
- Sito gioco: Link
- Rilascio: 2009
- Tipo: 2D/3D P & C terza persona
- Lingua: Inglese sottotitoli Italiano
- Età consigliata: 10 +
- Durata: 20-25 ore
- Difficoltà:
- Voto di P& C:
Requisiti minimi richiesti:
Win 98/ME/2000/XP/Vista – Pentium III 800 Mhz o superiore – 128MB di RAM – 800MB di spazio su Hard Disk – Scheda grafica compatibile DirectX 9 con 16 Mb RAM – Scheda audio compatibile DirectX 9 -DVDROM – Mouse –
Recensione di Aspide Gioconda |
LA STORIA
Olaf, figlio di Halvard, è un giovane coraggioso che, seguendo le orme di suo padre ormai morto, diventa il difensore del proprio popolo minacciato dai Titani. IL GIOCO Questo gioco è un’autentica chicca, una bella sorpresa per gli amanti del puro punta e clicca nelle avventure grafiche. Grafica – Gli sfondi 2d di buona fattura, non statici ma sempre animati da qualcosa in movimento, sono fantasiosi ma non fantastici, legano benissimo con il tipo di storia. Sonoro – Una musica molto variata e gradevole, ben calibrata per il genere. Enigmi – Il gioco è una sequenza continua di enigmi interattivi. Va chiarito che non si incontra neppure un enigma classico del tipo: apri la cassaforte, risolvi il puzzle, supera il labirinto… niente di tutto questo. Quando Olaf, il protagonista, incontra un puzzle, pensa bene di prendere un martello e spaccarlo per guardarci direttamente dentro. Ben fatto, dico io! Interfaccia – Spartana, direi. Conclusioni – I veri amanti delle a.g. non possono farsi mancare questo gioco che li riporterà indietro di svariati anni, quando l’avventura era l’avventura. |
TEATRO
- Genere: Fantasy
- Sviluppatore: Woyzeck – Bozo Games
- Rilascio: 2009
- Tipo: 2D P & C in prima persona
- Lingua: Italiano/Inglese
- Età consigliata: 10 +
- Difficoltà:
- Valutazione giochi amatoriali:
Requisiti minimi richiesti:
Win 95/98/ME/2000/XP – Proc. Pentium o equivalente.
Sconsigliato su Vista. Windows 7 permette di giocare ma non di vedere i filmati e le animazioni, nella maggior parte dei casi indispensabili per proseguire.
Recensione di Struzzo About the game
LA STORIA –
TEATRO, un termine magico, ricco di suggestioni, è da oggi anche il titolo di una piccola grande avventura; un gioco free suddiviso in brevi, talvolta brevissimi, episodi: l’opera prima di Woyzeck, attore teatrale e appassionato giocatore di avventure.
Il gioco non racconta una storia ma si snoda lungo una rapida sequenza di sogni (ma lo sono veramente?) ognuno dei quali evoca diverse espressioni dell’arte in tutte le sue forme.
Inizia con un appuntamento; un appuntamento a teatro. Ma quale teatro, e dove? E a quale ora, visto che il tempo sembra rimanere immobile?
Il giocatore viaggerà attraverso lo spazio e il tempo, confrontandosi occasionalmente con interlocutori sorprendenti e surreali e incontrando volti e personaggi più o meno familiari, protagonisti della Storia dello spettacolo.
IL GIOCO
Di episodio in episodio ci troveremo ad intervenire in un allestimento teatrale, ricomporre quadri famosi, frugare siti archeologici, impegnarci nella messa a punto di elaborati marchingegni e sfogliare nostalgici diari contenenti strisce di vecchi fumetti alla ricerca di indizi.
Passeremo, sogno dopo sogno, dal proscenio al deserto e da folte foreste a pendii innevati, attraversando spettrali catacombe, profonde caverne e silenziosi edifici dimenticati dal tempo. Infine, librandoci nell’aria grazie ad una improvvisata mongolfiera, verremo catturati in un paradosso temporale per trovarci vis-à-vis con entità ctonie talmente arcaiche da fare un baffo agli dei del pantheon lovecraftiano.
Un percorso costellato di graffiante ironia, di colte citazioni e di accattivanti inviti all’uso della fantasia più sfrenata.
Grafica e sonoro – L’aspetto grafico è lievemente penalizzato sia dal motore AM, che non permette un’altissima definizione delle immagini, sia dall’inesperienza dell’autore, al suo primo impatto con lo sviluppo di un gioco. Ma questo non toglie nulla al fascino delle ambientazioni e dalle prime sequenze, graficamente meno smaliziate, si notano, in progressione, evidenti cenni di affinamento.
I suoni di fondo e i brevi stacchi musicali, opera dell’autore, sottolineano e accompagnano con grande efficacia l’incisività delle immagini, ora in morbidi toni di grigio, ora a tinte ipersature ora solarizzate in dissolvenze abbaglianti. Il risultato è un’atmosfera ipnotica e intrigante, dove nulla sembra essere lasciato al caso.
Enigmi – TEATRO contiene molti rompicapo di svariati livelli di difficoltà, alcuni molto facili, altri più impegnativi. Alcuni sono di stampo classico, come la ricerca di oggetti e un loro conseguente uso “creativo”, ma tutti, nessuno escluso, hanno in comune il dono dell’originalità; ciascuno, in crescendo, contiene risvolti fantasiosi ed ironici, talvolta esilaranti.
Episodio dopo episodio gli enigmi assumono caratteristiche maggiormente elaborate e più impegnative ma mai eccessive.
Nel complesso si può dire che gli enigmi costituiscano parte integrante delle numerose sorprese riservate da questo gustoso gioco nato in sordina, quasi per scommessa.
Interfaccia – L’interfaccia è semplicissima, nel più classico stile punta e clicca. Gli oggetti si combinano nell’inventario, cui si accede con un semplice passaggio del mouse nella striscia superiore dello schermo. Per evitare che l’inventario si richiuda durante il trascinamento della lente sugli oggetti per esaminarli o degli oggetti su altri oggetti per combinarli, è necessario mantenere il mouse in posizione orizzontale entro i limiti della striscia.
Per salvare, caricare o uscire dal gioco è sufficiente fare click con il tasto destro: nella parte superiore dello schermo comparirà il menu. I salvataggi sono illimitati.
Conclusioni – TEATRO offre al giocatore svariati livelli di lettura e godibilità: ciascuno può ritagliarvisi agevolmente un proprio spazio, sia che subisca il fascino della teatralità o che sia indifferente alle sue sollecitazioni.
Il gioco è arrivato al settimo – ma non ultimo – episodio in versione beta. Il primo episodio, “Buster testadilegno” è già online, disponibile in italiano e inglese. Seguiranno a ruota i successivi appena superati gli ultimi beta test. Personalmente lo trovo un gioco delizioso.
THEATRE, an evoking and fascinating word, is now a new downloadable free game; the first creation by Woyzeck, player on real theatre stages as an actor and an enthusiast AG gamer in private life. THEATRE evolves through several short chapters, a series of dreams -but are they?- each concerning art and its various facets.
It starts with a date, a date at “the theatre”. But which theatre and where? And when, as it looks like time is not passing by?
Chapter after chapter the player will be led, through time and space, to a backstage, to the desert or to a freak’s circus in the middle of a forest, or even to the slopes of an icy land and across secret caves to face ancient creatures.
THEATRE is not a typical escape game, but eventually you’ll have to reassemble a famous painting to “escape the closet” and… what about climbing Elsinore’s walls or fly on a Montgolfier to gently drift into another dream?
The first chapter of this tasty game, “Doubleheaded Buster”, is now available in english version, hosted by the well known italian site for adventure gamers: Puntaeclicca.it.
The other chapters are still undergoing the last beta tests and will be coming soon. Woyzeck is now working at the seventh – but not last – chapter of this intriguing game.
Enjoy!
TEEN AGENT
- Genere: Avventura per ragazzi
- Editore: Metropolis software
- Sviluppatore: Metropolis software
- Rilascio: 1998
- Tipo: 3D P& C III persona
- Lingua: Inglese
- Età consigliata: 8+
- Durata: 10 ore
- Difficoltà:
- Voto di P& C:
Requisiti minimi richiesti:
DOS 5.0 – 286er – PC Speaker – VGA – Adlib – Soundblaster
Recensione di Aspide Gioconda |
LA STORIA
Un grosso furto di oro viene effettuato nella banca Mega e gli investigatori della polizia non cavano un ragno dal buco per scoprire i colpevoli. IL GIOCO Grafica – Il gioco 2D in terza persona ha una grafica gradevole con sfondi colorati, un disegno simpatico e accattivante con piccole animazioni sullo sfondo. Il motore funziona bene. Sonoro – Non rilevato Enigmi – Gli enigmi sono del tipo cerca e usa, con manipolazione degli oggetti d’inventario. La soluzione non è rigidamente lineare ma certe azioni si possono compiere solo in conseguenza di altre. Interfaccia – Il gioco si governa interamente da mouse; con il tasto sinistro si cammina, con il tasto destro si agisce. Conclusioni – Un gioco vecchio stile piacevole per chi ama il genere, del tutto rilassante. |
TEX MURPHY – Martian Memorandum
- Genere: Giallo
- Editore: Access Software
- Sviluppatore: Access Software
- Rilascio: 1991
- Tipo: 2D P & C in terza persona
- Lingua: Inglese
- Età consigliata: 12+
- Durata: 10-15 ore
- Difficoltà:
- Voto di P& C:
Requisiti minimi richiesti:
MS-Dos – IBM Ps1/ps2/AT/286/386 640K – HD – Scheda video VGA 256 colori – Scheda audio Roland, SB compatibile – Joystick o mouse.
Recensione di Aspide Gioconda |
LA STORIA
Anno 2039 – Dopo la III guerra mondiale, la città di San Francisco è divisa in due settori: in uno abitano i mutanti, cioè coloro che in seguito alle radiazioni hanno subito dei mutamenti genetici, nell’altro i Normali, coloro che ne sono rimasti immuni. IL GIOCO Grafica – Una grafica 2D a 256 colori, quindi non esente dall’effetto pixel ma tutto sommato accurata nelle descrizioni d’ambiente. Sonoro – Una buona musica di fondo, aderente all’ambientazione e voci digitalizzate. I rumori sono pochi e pressoché tutti uguali. Enigmi – Gli enigmi non sono difficili, si tratta di raccogliere degli oggetti ed usarli in certe occasioni. La difficoltà vera del gioco sta nel trovare quegli oggetti: infatti a volte risultano pressoché invisibili e la caccia diventa ardua. Interfaccia – Sinceramente ho trovato l’interfaccia di questo gioco poco pratica. Conclusioni – Una storia ben costruita ed interessante che riesce a coinvolgere ma l’interfaccia è troppo laboriosa. |