C.S.I. 6 – Intento mortale

  • Genere: Giallo scientifico
  • Editore: Ubi Soft
  • Sviluppatore: Telltale Games
  • Rilascio: 2009
  • Tipo: 3D P & C in prima persona
  • Lingua: Sottotitoli italiano
  • Età consigliata: 15+
  • Durata: 12-15 ore

 

  • Difficoltà:   
  • Voto di P& C:      

Requisiti minimi richiesti:
WIN XP SP3/Vista SP1 – Pentium 4/Athlon XP 2 GHz – RAM 512 MB XP/1 GB Vista – Sceda Gradica 64 MB 64-Bit compatibile DirectX9.0c – Scheda audio compatibile DirectX9.0c – DVDROM 4X – 6 GB su HD – Mouse – Tastiera

 

Recensione di Aspide Gioconda

LA STORIA

Sono 5 storie, una indipendente dall’altra, 5 delitti dai risvolti piuttosto crudi.
Primo episodio: una sposina fresca di nozze viene trovata sgozzata in un albergo.Risvolti imprevedibili porteranno alla soluzione del caso. Secondo episodio: un combattente di Katana (spada dei samurai) viene trovato morto nell’arena del centro sportivo in cui si esibisce; un giro di scommesse false, di rivalità, di incontri truccati ruota intorno a questo delitto.
Terzo episodio: la conduttrice di un famoso programma televisivo viene trovata affogata nella vasca da bagno, in una camera di un centro per la disintossicazione. Alcool, droga, rivalità artistiche o delitto passionale?
Quarto episodio: un mangiafuoco viene trovato morto per ossido di carbonio nello scantinato della sua abitazione dove si esercita. Si scava nella sua vita privata e nelle relazioni con il vicinato.
Quinto episodio : un transessuale è stato ucciso sul palco del locale in cui si esibisce; una torbida storia che ha radici nel passato.
Le storie sono interessanti, ben costruite e sceneggiate, con inattesi colpi di scena che tengono desto l’interesse ma sicuramente il contenuto non è adatto ai giocatori più giovani.

IL GIOCO – Gli appassionati della serie televisiva, con variante sul tema (CSI Miami, New York, Las Vegas) saranno soddisfatti di questo nuovo episodio, i giocatori un po’ meno.
Questa serie vive di rendita sulla celebrità del serial televisivo ma non sempre è possibile trasformare un buon telefilm in un gioco valido.

Grafica – La grafica 3D è buona senza eccellere in alcun modo. Diciamo che è funzionale al tipo di gioco: ambienti standard, distribuiti tra laboratorio e luoghi del crimine, che non hanno nulla di particolarmente interessante.
I personaggi sono un po’ “grezzi”, in certi casi non mancano neppure gli spigoli caratteristici della grafica 3D abbastanza datata. Un po’ meglio i primi piani che non mancano di espressività con un buon sincronismo labiale. Gli oggetti d’inventario in 3D si possono ingrandire e ruotare in tutte le direzioni.
I vari meccanismi dei macchinari scientifici sono molto chiari e di uso intuibile anche senza l’aiuto di manuali.
La grafica è agile e molto funzionale, si arriva subito dove si intende andare, non ci sono lungaggini.

Sonoro – La musica è abbastanza coinvolgente e in tema con il genere.
Il gioco è doppiato in inglese con sottotitoli italiani. La localizzazione è ben fatta, fatta salva qualche piccola inesattezza.
I rumori sono legati ai macchinari usati.

Enigmi – Questo è il punto dolente.
Il gioco inizia sulla scena del crimine: si fa il sopralluogo, si interroga il testimone, si va in laboratorio, si inseriscono gli elementi raccolti nei diversi macchinari, si fanno analisi, ricerche, confronti, si trovano prove e si torna ad interrogare e raccogliere indizi da portare in laboratorio per fare la stessa cosa.
Questo è il ciclo obbligato del gioco: si raccolgono prove e si testano in laboratorio per trovare altre prove e testarle in laboratorio: nient’altro.
Gli interrogatori sono obbligati e al massimo c’è da scegliere qualche argomento da obbiettare.
Gli oggetti sono abbastanza ben in vista anche perché le direzioni, indicate da frecce blu, portano quasi sempre vicino agli indizi da raccogliere. Quel che può provocare qualche problema è piuttosto la gestione della visuale che talvolta non è facilissima da manovrare.
Dopo il primo, il secondo, il terzo episodio, la cosa comincia francamente ad annoiare ma siccome le storie sono intriganti, c’è anche voglia di vedere come va a finire.

Interfaccia – Chiara e intuitive, più semplice da usare di quanto possa apparire in un primo tempo. Nel PAD si possono trovare tutte le icone necessarie sia per giocare, sia per la gestione del menu.
Trovando una prova, appare la scelta degli strumenti da usare; anche in questo caso non c’è alcuna difficoltà. I salvataggi sono in automatico ma ho notato che, anche se si salva manualmente in un determinato punto, il gioco può riprendere in un punto immediatamente precedente o successivo.
Non si possono ricaricare i giochi, Ogni episodio terminato si può solo ricominciare daccapo.

Conclusioni – Storie interessanti, ma scarsa interattività con l’ambiente, assenza di enigmi, ripetitività delle azioni. Buono per i fan della serie: per gli altri il consiglio di contare fino a cento prima di comprarlo.

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